Gli obiettivi

Garantire accoglienza, protezione, assistenza sanitaria a donne in grave difficoltà, inserirle in percorsi di formazione e di reinserimento sociale e lavorativo nell’ambito delle attività dell’Hewo Hospital di Quihà, in Etiopia

La situazione

Nello Stato nazionale del Tigray nel Nord della Repubblica Federale Democratica di Etiopia, a QUIHA’, nella provincia di Mekele, l’Hansenians’ Ethiopian Welfare Organization ha edificato il complesso ’H.E.W.O. Hospital’ per rispondere alle richieste di cura dei malati poveri e a quelle di giustizia dei bambini in disagio. 

L’ospedale è specializzato nella cura di malati di lebbra, TBC, HIV-AIDS e altre patologie infettive, ha un reparto di pediatria, uno di chirurgia dotato di due camere operatorie, una maternità, un servizio di odontoiatria, un servizio di diagnostica di laboratorio e un “Centro dei diritti”, istituito per far conoscere e difendere i diritti disconosciuti, violati o minacciati dei bambini in età prescolare, provenienti da famiglie economicamente e culturalmente povere.

Completano questi servizi attività sociali lavorative per soddisfare i bisogni alimentari dei pazienti ricoverati e dei bambini che frequentano il Centro, quali un campo agricolo, un laboratorio per la conservazione della frutta e della verdura, una macchina per la produzione della pasta, un forno per la produzione del pane. 

In ogni Centro dell’H.E.W.O. i tre settori di operatività: sanitario, educativo, riabilitativo, non sono distinti e separati, ma momenti integrati dell’unico “progetto uomo”, accolto e amato nella sua integrità.

Il recente conflitto militare tra il governo federale dell’Etiopia e il governo regionale del Tigray, iniziato nel novembre 2020 e recentemente risolto con un accordo di cessazione delle ostilità siglato tra le parti, ha determinato conseguenze disastrose dal punto di vista umanitario. Milioni di persone internamente dislocate, blocco della circolazione di generi di prima necessità come alimenti e farmaci, interruzione di ogni forma di comunicazione a distanza, blocco dell’attività degli istituti di credito e dell’erogazione dei salari, impossibilità di svolgere le attività basilari di sostentamento, agricole e di allevamento, incremento esponenziale della malnutrizione, soprattutto nella fascia infantile. Questo scenario ha ovviamente amplificato le condizioni di bisogno e difficoltà in cui versa già di per sè la popolazione femminile in Etiopia che ha dovuto sopportare il dolore e l’umiliazione di episodi identificabili come veri crimini di guerra, stupri, violenze sessuali, deportazioni, assassini. 

 

Le attività della Fondazione Anna Milanese

Per le donne del Tigray, “Laziochirurgia progetto solidale”, il partner sanitario di Hewo, ha dato vita già nel 2017 al progetto "Casa delle Donne", affittando dei locali nell’abitato di Quihà, nei pressi dell’Hewo Hospital”, per poter ospitare donne in grave stato di difficoltà, sole o con prole, abbandonate, senza lavoro e senza forma di sostentamento. Si è trattato di un laboratorio di "autonomia" e "comunità", un luogo in cui le donne hanno potuto essere innanzitutto accolte e tutelate per poter poi intraprendere un percorso di reinserimento lavorativo. A questo scopo le donne della casa sono state formate per esercitare l’attività ristorativa della piccola caffetteria dell’Hewo Hospital, allo scopo allestita nel complesso, attività per cui venivano regolarmente retribuite. I recenti eventi nella regione hanno ovviamente ostacolato la normale attività del progetto.

Il progetto Casa delle Donne nell’ Hewo Hospital di Quihà prevede le seguenti attività:

  • Identificazione area di edificazione della nuova “casa delle donne” nell’ambito del complesso Hewo Hospital.
  • Costruzione di una residenza (circa 300 m2) dotata di 6 camere con servizi igienici annessi, 1 locale cucina, 1 locale soggiorno, destinata ad accogliere 12 donne ed eventuale prole. 
  • Acquisizione ed installazione degli arredamenti ed accessori necessari alla casa. 
  • Attivazione in accordo con il Woreda di Mekele delle modalità di selezione delle donne più bisognose che potranno usufruire del progetto e delle eventuali modalità di turn-over delle ospiti. 
  • Attivazione percorsi di reinserimento sociale e lavorativo presso la Caffetteria dell’Hewo Hospital dove le donne potranno apprendere e poi gestire, essendo per questo retribuite, l’attività di piccola ristorazione destinata ai pazienti, ai loro familiari e al personale dell’Hewo Hospital
  • Attivazione di percorsi di reinserimento sociale e lavorativo presso la Maglieria operativa nel complesso. Valutazione di possibili ulteriori percorsi di specializzazione nell’attività specifica previo accordo con il gruppo Itaca Textile Plc in Mekele con cui l’Hewo Hospital ha un accordo di assistenza sanitaria
  • Accesso alle attività sanitaria, medica, chirurgica, pediatrica, infettivologica, odontoiatrica, diagnostica che l’Hewo Hospital eroga gratuitamente alla popolazione disagiata del Tigray